Thursday 27 February 2014

sono strani questi indiani

25 febbraio: giornate tranquille in ufficio e siccome non ho granchè da raccontare colgo l'occasione per riassumere tutte le stranezze che fino ad ora ho avuto modo di constatare (o almeno tutte quelle che mi sono rimaste in mente!)

1. spostarsi in una città non è difficile solo a causa del traffico disordinato e caotico ma anche perchè non esistono i nomi delle vie nè tantomeno i numeri civici. Ad esempio l'indirizzo del mio albergo recita cosi: Hotel Fortune Park Klassik, vicino alla fermata degli autobus dalla parte opposta della strada rispetto a Model Town. Forse e' per questo motivo che nessuno dei guidatori di auto rickshaw nè possiede nè sa leggere una mappa!

2. i viaggi in treno sono una specie di maratona culinaria. Non fai in tempo a sederti che ti portano uno stuzzichino, poi dopo mezz'ora il chai, poi una zuppa, poi il pranzo o la cena, poi il tè di nuovo poi il giornale....insomma di dormire non se ne parla!


3. se vuoi cambiare nome, basta chiedere e pubblicarlo sul giornale!

4. se un gruppo di amici ti regala un frigorifero per il tuo matrimonio, te lo porta fin sul posto della cerimonia


5. attraversare la strada è un po' come sentirsi un paracadutista nel momento del lancio quando devi trovare il coraggio di buttarti nel vuoto. Uno volta fatto non puoi tornare indietro qualsiasi cosa succeda...

6.  i bagni non sono contrassegnati dall'etichetta Signore/Signori bensi da Lui (he) / Lei (she). Inoltre la chiusura dall'interno non e' mica posizionata all'altezza della maniglia bensi nella parte alta della porta ... e non è che qui abbia visto un sacco di stangoni!

7. non in tutta l'India ma solo nel Punjab gli uomini sikh non si tagliano mai nè le barba nè i capelli. I capelli vengono raccolti nel turbante mentre la barba viene letteralmente "appiccicata" sotto il mento. Ai bambini, che ancora non portano il turbante, viene fatta una specie di banana in testa



8. sul retro dei camion non trovi scritte tipo "mantenere la distanza di sicurezza" o indicazioni sui limiti di velocita bensi' una gigante scritta "blow horn" cioe'.... suonare il clacson!!! ovviamente a questa esortazione tutti obbediscono con estrema solerzia e anche se la strada e' vuota non mancano di piazzare una strombazzatina!


9. la sigla IST non indica come uno potrebbe pensare India Standard Time a identificare il fuso orario bensi' India Stretchable Time...a giustificazione del fatto che qui tutti sono sempre in ritardo ma non di 10 minuti... a volte si parla anche di ore!!!

10. nell'hotel serve questa precisazione........

...per ora mi fermo qui ma secondo me questo post subirà varie integrazioni.....

Monday 24 February 2014

meraviglioso Taj Mahal

23 febbraio: nottata estremamente difficile...sullo stesso piano delle nostre camere alloggiano alcuni degli invitati ad un matrimonio (forse quello a cui siamo stati ieri sera?) e durante la nottata al loro rientro e fino alla mattina hanno continuato la festa non solo nelle camere ma anche nel corridoio tra urla e schiamazzi di ogni genere. Bernardo li ha persino filmati per sostenere con tanto di prove l'immancabile reclamo che facciamo pervenire di prima mattina al direttore dell'albergo.
Ci lasciamo tutto alle spalle pronti a raggiungere la meta di questi due incredibili giorni di viaggio: il Taj Mahal! E' presto e il Taj Mahal e' ancora avvolto in una densa foschia....rimaniamo ad attendere in fondo al viale per una decina di minuti finchè la nebbia via via si dissolve man mano che il sole si alza in cielo. Inutile dire che è uno spettacolo meraviglioso!!!




La costruzione del Taj Mahal fu commissionata nel 1632 dall'imperatore moghul Shah Jahan in memoria della moglie e realizzata nel corso di circa 20 anni grazie al lavoro di migliaia di artigiani parte dei quali provenienti dall'Europa e dall'Asia Centrale.
Sebbene la imponente e stra-famosa struttura di marmo del mausoleo sia la più nota, in realtà è integrata in un più ampio complesso di strutture risalenti tutte al 17° secolo. Il complesso comprende cinque strutture principali: il darwaza (portone), il bageecha (giardino) con la tipica forma suddivisa in 4 parti uguali, il masjid (moschea), il mihman khana ("casa degli ospiti", chiamata anche jawab) ed infine il mausoleum ovvero la tomba di Shah Jahan.








 





prima di andarcende un ultimo sguardo a questa meraviglia...è proprio vero, bisognerebbe restarci una giornata intera per cogliere tutte le diverse sfumature che assume al passare delle ore.
Taj Mahal, sono pressochè certa che ci rivedremo ;-)


dopo circa 3 ore decidiamo di andare: sono solo le 9.30 ma siamo già totalmente appagati da questa giornata. Un grazie speciale a Bernardo ed Eduardo, splendidi compagni di avventura!!!

Sunday 23 February 2014

un viaggio incredibile

22 febbraio: dopo il lungo viaggio in treno di ieri risvegliarci nella tranquillita' del nostro piccolo hotel (Bloomrooms) sembra quasi un miraggio. Lo consiglio a chiunque si trovi a passare per Delhi.


L'hotel e' situato nei pressi della stazione principale di New Delhi quindi non appena varcata la soglia ci immergiamo nel traffico caotico ed assordante di questa incredibile citta'.
Partiamo in macchina verso le 9 diretti ad Agra, la citta' dove si trova il famosissimo Taj Mahal. Il viaggio e' lungo ma estremamente affascinante. Attraversiamo lo stato dell'Uttar Pradesh: il paesaggio e' molto diverso da quello del Punjab a cui ci siamo abituati nelle ultime due settimane. I villaggi che si susseguono lungo la strada sono poverissimi: davanti alle case colorate gruppi di bambini che giocano, anziani che passano la loro giornata osservando i passanti, mucche svogliate sdraiate sul ciglio della strada, piccole offcine meccaniche a fianco di baracchini che vendono di tutto.
In alcuni tratti la strada si insinua tra le bancarelle del mercato: rimaniamo letteralmente esterefatti dal brusio dei negozianti che cercano di procacciarsi nuovi clienti, dal rumore assordante e incessante dei clacson, dalla quantita' di veicoli che riempiono in contemporanea la carreggiata in tutte le direzioni: moto, riscio', auto rickshaw, auto, bus, trattori,  biciclette, camion, carri trainati da buoi, cavalli... non sappiamo piu' da che partere guardare! non solo...incontriamo mucche, capre, cammelli, maiali, scimmie...tutto nel giro di pochi chilometri! 
Frastornati e quasi ubriachi di immagini e colori arriviamo a Fatehpur Sikri, città moghul circondata da mura e porte di accesso decisamente imponenti caratterizzata da uno stile architettonico misto tra indu e islamico (all'interno c'è infatti anche una moschea a testimonianza della apertura verso tutte le religioni).







Dopo le 5 ore e mezza di viaggio siamo esausti e decidiamo di cenare presto nei dintorni dell'albergo. All'uscita dal ristorante ci imbattiamo in una "parata" di un matrimonio: nessuna descrizione renderebbe giustizia a questo pazzesco spettacolo. Lo sposo procede su un cavallo ricoperto da paramenti dorati preceduto da una vera e propria banda e dalla folla festante e danzante degli invitati. 



Senza nemmeno che ce ne accorgiamo ci ritroviamo nel bel mezzo del corteo e subito dopo alla festa... circa un migliaio di invitati! 



ovviamente diamo un po' nell'occhio tutti, incluso il padre della sposa, si fanno in quattro per spiegarci cosa succede, darci da mangiare e fare una foto ricordo con noi! 


Con estrema fatica e lunghe trattative riusciamo a defilarci prima che la cerimonia abbia inizio... domani all'alba andiamo al Taj Mahal!

Friday 21 February 2014

verso il Taj Mahal

21 febbraio: sono in treno. Io, Bernardo ed Eduardo torneremo a casa subito dopo la fine del CSC mentre la maggior parte degli altri proseguira' la permanenza in India girovagando per questo incredibile paese... inutile aggiungere che li invidio da morire! comunque noi tre abbiamo deciso che non potevamo andarcene senza vedere il Taj Mahal e quindi eccoci qui, treno Ludhiana - Delhi, 5 ore e mezza.



ieri abbiamo completato le nostre visite nelle scuole attraverso l'osservazione di alcune lezioni... che strano stare seduti per terra nei banchetti di scuola!




non capiamo granche' visto che l'insegnante parla in Punjabi intercalando qualche frase in inglese ma possiamo osservare da spettatori come i bambini reagiscono agli stimoli proposti.
suona la campanella: vista la mancanza di aule a sufficienza alcune classi svolgono le loro lezioni all'esterno a rotazione. 




I bimbi della pre-primary class sono tantissimi e alcuni di loro, al loro primo giorno di scuola, anche spaventatissimi. Si sciolgono appena li prendiamo per mano e improvvisiamo un girotondo ;-)



Serata di nuovo a casa di Jaspreet: ci aspetta la cena a base di altre specialita' del Punjab. Le palline che vedete vengono bucate, riempite parzialmente con un composto a base di patate a cui va aggiunta dell'acqua molto speziata. Una volta affinata la tecnica le palline vanno a ruba!


Seconda parte della serata: film di Bollywood!